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Perché siamo sulla terra?

lunedì 29 aprile 2013

Giorno 29: siamo chiamati a servire insieme nel desiderio di servire


Giorno 29

ARGOMENTO: Siamo chiamati a servire insieme


N E L   D E S I D E R I O    D I   S E R V I R E

Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un'occasione
per vivere secondo la carne, ma servite gli uni agli altri in amore”
Galati 5:13

Siamo salvati per servirci reciprocamente.

Molte persone nutrono la convinzione errata che “esser chiamati” da Dio sia qualcosa riservata ai missionari, ai pastori, alle suore o ad altri che si preoccupano della conduzione di una chiesa. In verità però la Bibbia afferma che siamo tutti chiamati a servire Dio servendo gli altri. Non siamo salvati per mezzo del servizio reso agli altri, siamo salvati per rendere servizio agli altri.

Il versetto odierno ci offre tre diversi punti di vista riguardo al servizio a Dio per mezzo del servizio rivolto agli altri.

Innanzi tutto, la base per rendere servizio agli altri è la salvezza. Paolo afferma “siete stati chiamati a libertà”. Non possiamo servire Dio fino a che non siamo stati liberati da Gesù. Si tratta del prerequisito che rende possibile il servizio. Sino a quando non avremo avuto esperienza del potere trasformante della grazia di Dio nelle nostre vite, saremo ancora soggetti alla schiavitù delle nostre abitudini, delle nostre ferite, delle nostre fobie per avere tempo di pensare agli altri. Senza la libertà del perdono, finiremo a servire per le ragioni sbagliate: cercheremo l’approvazione degli altri, sfuggendo al nostro dolore o nella disperata ricerca di una panacea per il nostro senso di colpa, tentando di impressionare Dio. Il servizio motivato da queste ragioni illegittime vi lascerà alla fine scottati e amareggiati.

In secondo luogo, la barriera che ostacola il servizio agli altri è l’egoismo: Paolo ci avverte “non fate della libertà un’occasione per vivere secondo la carne”. La ragione principale per la quale non abbiamo tempo o energia sufficienti per rendere servizio agli altri è che siamo più preoccupati dei nostri impegni,i nostri sogni e i nostri piaceri. Alla fine degli anni 60 il movimento Hippie aveva invaso San Francisco prima e quindi tutti gli Stati Uniti. Si trattava per la maggior parte di universitari che si ribellavano contro l’autorità esibendo una libertà fatta di sesso libero e droga. Dormivano nel Parco del Golden Gate e vivevano di elemosine invece di cercarsi un lavoro.

Orgogliosamente si definivano la “contro-cultura”, anche se in realtà si comportavano esattamente come la maggior parte delle persone di quella cultura a cui si ribellavano: vivevano nel vizio. Anche oggi, la pubblicità televisiva non fa altro che ricordarci che dobbiamo soddisfare i nostri desideri, fare a modo nostro, fare ciò che è meglio per noi. Ora guardiamo ancora una volta alla ragione n°1: la maggior parte delle volte siamo più orientati a servire noi stessi, invece che svolgere un servizio per gli altri.

Eppure è solo nel servire gli altri che riusciremo ad adottare un vero atteggiamento contro-culturale: è ben più radicale ricercare i bisogni di qualcun altro invece dei nostri. Soltanto una netta minoranza di persone sfrutta le proprie vite per servire gli altri. Eppure ecco cosa ha detto Gesù: “…se insisti nel salvare la tua vita la perderai. Solo coloro che buttano via la loro vita per il mio nome e per il nome della Buona Notizia sapranno che cosa vuol dire vivere veramente” (Marco 8:35, LB).

In terzo luogo, il motivo per servire è l’amore. Paolo afferma “per mezzo dell'amore servitevi gli uni agli altri”. Si tratta di una chiave di volte per l’edificazione di una comunità. Senza l’amore, il servizio non avrebbe alcun valore agli occhi di Dio. In 1 Corinzi 13:3 (Msg) si afferma che “Non importa cosa dico, cosa credo, o cosa faccio, senza amore sono perduto”: Dio è molto più interessato alle ragioni per cui ti dedichi a servire gli altri piuttosto che a quanto bene lo fai. Egli è sempre attento al tuo cuore.

Questa settimana, osserveremo sei ulteriori modi di intendere “l’un l’altro” – saranno modi pratici in cui i membri della nostra piccolo gruppo potranno aiutarsi reciprocamente o servire gli altri membri della chiesa. Oggi però è il giorno della preparazione dei nostri cuori per queste lezioni: cerchiamo di non percepire il servizio rivolto agli altri come un obbligo o un dovere. Cerchiamo di farlo volontariamente e volentieri in virtù dell’amore che proviamo per Gesù e per la gratitudine che sentiamo per tutto ciò che Egli ha fatto per noi.

Ricordiamo infine che servirsi reciprocamente è pratica di eternità e assomigliamo a Gesù quando ci adoperiamo per servire gli altri. Dopo avere lavato i piedi ai suoi discepoli, Gesù ha detto “Ti ho dato un esempio da seguire. Fai come io ho fatto a te” (Giovanni 13:14-15, NLT).


P U N T O   D A   P O N D E R A R E :
Siamo salvati per servirci gli uni gli altri.

V E R S E T T O   D A   M E M O R I Z Z A R E :
Ciascuno di noi deve cercare il bene delle persone intorno a noi,
chiedendo a noi stessi, :’come posso essere d’aiuto?
Romani 15:2 (Msg)

D O M A N D A   S U   C U I   R I F L E T T E R E
Come puoi aiutare qualcuno nella tua piccolo gruppo o nella tua chiesa, oggi?

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