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Insieme è meglio

Perché siamo sulla terra?

martedì 23 aprile 2013

Giorno 23: siamo uniti per crescere insieme incoraggiandoci reciprocamente


Giorno 23

ARGOMENTO: Siamo uniti per crescere insieme


I N C O R A G G I A N D O C I   R E C I P R O C A M E N T E


“Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri.”
1 Tessalonicesi 5:11

Abbiamo il potere di uccidere oppure di dare la vita.

Molti dei messaggi che ascoltiamo dal mondo sono del tipo che uccide. Ci viene detto che non siamo abbastanza in gamba, che non siamo abbastanza magri, che non siamo abbastanza veloci, che non siamo abbastanza BUONI. La Bibbia afferma: “Le parole uccidono e le parole danno vita; sono entrambi veleno e frutto — a voi la scelta” (Proverbi 18:21, Msg).

In un mondo dove le persone vengono colpite e messe da parte possiamo offrire un contrappeso alla negatività. Abbiamo il potere di dare la vita dicendoci l'un l'altro: “tu sei importante per me. La tua vita ha un valore e uno scopo. Dio ti ama e per lui il tuo valore è inestimabile”. Le nostre parole potrebbero essere la sola cosa incoraggiante che una persona ascolti per tutta una giornata e noi possiamo diventare la voce della Grazia di Dio nelle loro vite, aiutandoli con parole incoraggianti (Romani 14:19b)

Un esempio di questo ci è offerto da Luca 13, quando Gesù guarisce una donna che non riusciva a stare in piedi da 18 anni. Quando i capi della sinagoga lo incalzano per avere compiuto una guarigione di sabato, Gesù afferma di avere liberato una “figlia di Abraamo” dai lacci di Satana. Non la descrive come una vecchia paralitica, ma come una degna figlia della nazione ebraica e, dato ancor più importante, pone il suo disperato bisogno, la sua condizione fisica e spirituale al primo posto della sua giornata.

Riesci ad immaginare quale benedizione sia stata per lei sentire quelle parole? Gesù l'aveva guarita fisicamente ma l'aveva anche “edificata”. Era l'amata figlia di Abraamo, degna di attenzione e abbastanza importante da meritarsi un aiuto immediato, non solo secondo un calendario stabilito.

Nel Nuovo Testamento, il termine “incoraggiamento” spesso significa “avvicinamento” e noi siamo chiamati ad avvicinarci gli uni agli altri, “edificandoci reciprocamente”, proprio come il Santo Consolatore viene al nostro fianco per insegnarci e ricordarci la via di Gesù (Giovanni 14:26).

Ora, noi diventiamo consolatori quando smettiamo di guardare verso il basso e iniziamo a guardare in alto e verso l'esterno; tutto ciò che dobbiamo fare è guardarci intorno: il bisogno di incoraggiamento e l'opportunità di offrirlo sono ovunque. “Ciascuno di noi ha bisogno di cercare il bene della gente che ci sta intorno” (Romani 15:2a, Msg), e questo li “edificherà” (Romani 15:2b, NLT).

E dunque? Questa settimana diventerai una grande fonte di incoraggiamento per chi ti sta intorno? Si tratta di una tua scelta: puoi decidere di sollevare lo spirito di una persona; cambiare l'atmosfera nel tuo ufficio; sollevare le angosce di qualcuno della tua piccolo gruppo. La Bibbia sostiene che dovremmo fare in modo che “...cercate sempre di farvi del bene a vicenda e fate sempre del vostro meglio per tirarlo fuori.” (1 Tessalonicesi 5:15b, Msg).

Il posto migliore per iniziare sono le nostre piccoli gruppi dove ci ritroviamo insieme, regolarmente per edificarci. Come nell'allenamento muscolare, ci rinforziamo reciprocamente nell'esercitare la nostra scelta di incoraggiare. Ecco alcuni passi per cominciare il vostro percorso:

  • Impegnati nell'incoraggiamento. Da ora in avanti prenditi l'impegno di edificare chi ti sta intorno. Puoi immaginare l'impatto che avrai? Il nome del compagno di Paolo, Barnaba, letteralmente significa “figlio dell'incoraggiamento”. Che tipo di influenza potresti avere se ti impegnassi ad essere un figlio o
una figlia dell'incoraggiamento?
  • Valuta le altre persone. Nelle ultime settimane di 40 giorni insieme abbiamo ripetuto infinite volte quanto le persone siano importanti per Dio e se hanno tanto valore ai Suoi occhi, allora devono averne anche per noi. In qualità di consolatore devi dare tutto te stesso per tirare fuori il meglio dagli altri.
  • Concentrati sulle cose che sono davvero importanti. Quando Gesù ha guarito la “figlia di Abraamo” aveva ben chiare le sue priorità. Per diventare un consolatore dovresti trovarti nella condizione di dover cambiare le tue priorità, risistemare la tua agenda e concentrarti sul fatto che, per Dio, le persone sono più importanti dei tuoi orari fittissimi.

Possa la tua conversazione di questa settimana essere condita di frasi come “credo in te…”, “sono grato per te…”, “vedo che ti Dio ti sta usando…”, “Ti apprezzo…”, “sono felice che tu sia nella mia vita…”. Sentitevi incoraggiati, c'è una buona novella di grande gioia per tutti: Gesù il Signore e il suo nome.

P U N T O   D A    P O N D E R A R E :
Abbiamo il potere di uccidere o di dare la vita.

V E R S E T T O   D A   M E M O R I Z Z A R E :
Incoraggiatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri.”
1 Tessalonicesi 5:11

D O M A N D A   S U   C U I   R I F L E T T E R E :
Come puoi diventare una più consistente fonte
di incoraggiamento per chi ti sta intorno?

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