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Insieme è meglio

Perché siamo sulla terra?

sabato 13 aprile 2013

Giorno 13: raggiungere il mondo insieme offrendo aiuto


Giorno 13


ARGOMENTO:
Siamo chiamati a raggiungere il mondo insieme









O F F R E N D O  A I U T O  P R A T I C O



Figli miei, dimostriamo il nostro amore, non a parole, con dei bei discorsi, ma con i fatti, concretamente.”

1 Giovanni 3:18 (LB)





La gente si accorge del nostro amore quando lo dimostriamo.



Gesù si fermava, si fermava quando la gente aveva bisogno del Suo aiuto, del Suo conforto, della Sua protezione, quando gli chiedeva una risposta a un problema. Le interruzioni nel corso Sua vita erano percepite da Gesù come opportunità divine per mostrare l’amore di Dio a persone che vivevano nel bisogno più disperato.



Gesù si avvicinava all’amore mostrandolo, e solo dopo ne parlava. Definiva l’amore come la capacità di andare verso i bisogni altrui. Quando toccava le persone, diventava per tutti evidente che “Dio stava operando in mezzo a loro. Adoravano tranquillamente ed erano festosamente riconoscenti esclamando tra di loro: ‘Dio è tornato e si interessa dei bisogni del Suo popolo ’.” (Luca 7:16, Msg).



Erano le azioni ad esprimere l’amore di Gesù, ed ora Lui ci chiede di agire per Suo conto. Senza mai dimenticare che essere impegnati a salvare il mondo non deve farci ignorare coloro che sono nel bisogno. Come il Buon Samaritano, Gesù ci vuole sempre pronti a mettere da parte la nostra agenda per aiutare chi ha bisogno (Luca 10:25–37). La Bibbia dice che “se vedi qualche fratello o sorella nel bisogno e hai la possibilità di fare qualcosa, ma giri le spalle e non fai niente, cosa ne è dell’amore di Dio? E’ scomparso. E sei tu ad averlo fatto scomparire” (1 Giovanni 3:17, Msg).



Gesù ha mostrato che la fede e il servizio vanno fianco a fianco e quando una donna dai trascorsi non impeccabili gli unge i piedi con un olio preziosissimo e li asciuga con i suoi capelli, Egli le dice semplicemente “«La tua fede ti ha salvata; va' in pace»” (Luca 7:50). Quel gesto servizievole era stato lo specchio della sua fede in Dio.



Quando i discepoli di Giovanni Battista chiesero a Gesù se davvero fosse il Cristo, la sua risposta si concentrò sul servizio, “«Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, il vangelo è annunziato ai poveri.»” (Luca 7:22).



Come Giacomo insegnerà successivamente, noi siamo chiamati ad essere fattori della parola, non soltanto ascoltatori: “Basta solamente parlare della fede per dimostrare che una persona ce l’ha? Per esempio, se incontri un vecchio amico vestito di stracci mezzo affamato e dici, “Buongiorno Amico! Rivestiti di Cristo! Sii pieno dello Spirito Santo! E te ne vai senza avergli provveduto un mantello e una scodella di minestra-a che cosa ti serve tutto questo? Non è ovvio che parlare di Dio e non agire come Dio è un controsenso irriverente? ” (Giacomo 2:14–17, Msg)



Sarebbe come amputare il corpo di Cristo, tagliandone le braccia e le gambe così da lasciare intatta solo un’enorme bocca che parla. “Che cosa strana sarebbe un corpo se fosse composto di un solo membro?” (1 Corinzi 12:19, NLT). Francesco d’Assisi una volta scrisse: “predicate il Vangelo e, se necessario, usate le parole”.



Con la dimostrazione del nostro amore, non c’è compito che possa essere troppo umile. Gesù era specializzato in atti di servitù che sarebbero non graditi alla maggior parte di noi: lavava i piedi, aiutava i bambini, preparava colazioni, serviva i lebbrosi. Nulla era troppo in basso per Lui, perché il suo voler servire scaturiva dal Suo amore.



Gesù affermava che i nostri atti amorevoli devono essere estremamente pratici: anche offrire un bicchiere d’acqua fresca in Suo nome è un atto d’amore (Matteo 10:42). Ci sono così tanti bisogni in questo mondo: guardatevi solo intorno e cominciate a fare una lista:



  • Aiutare a falciare l’erba del giardino del vicino
  • Badare ai suoi figli
  • Portare cibo a un infermo
  • Prendersi cura di chi è ammalato
  • Comincia a chiederti: come posso renderti un servizio?



Rendiamo servizio a Dio servendo gli altri. Possiamo farlo anche meglio se lo faremo insieme (Ecclesiaste 4.9). Considerate quanto il vostro piccolo gruppo possa cooperare per aiutare chi vi sta intorno.





P U N T O  D A   P O N D E R A R E :

La gente conoscerà il nostro amore quando lo dimostreremo.



V E R S E T T O  D A  M E M O R I Z Z A R E :

Figli miei, dimostriamo il nostro amore, non a parole, con dei bei discorsi, ma con i fatti, concretamente.”

1 Giovanni 3:18 (LB)



D O M A N D A  S U  C U I  R I F L E T T E R E :

Con chi puoi condividere l’amore di Cristo in modo pratico oggi?

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