;

Insieme è meglio

Perché siamo sulla terra?

sabato 27 aprile 2013

Giorno 27: siamo uniti per crescere insieme confessandoci gli uni agli altri


Giorno 27

ARGOMENTO: Siamo uniti per crescere insieme



C O N F E S S A N D O C I   G L I   U N I   A G L I   A L T R I

Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti;
la preghiera del giusto ha una grande efficacia.”
Giacomo 5:16

Il fine della confessione non è il disonore, ma la grazia di Dio.

Il significato letterale della parola “confessare” usata nella bibbia è “dire la stessa cosa”. Quando confessiamo i nostri peccati stiamo parlando di essi nello stesso modo in cui Dio ne parla. Confessare significa riconoscere e accettare la responsabilità del nostro peccato. Confessiamo perché siamo animati dal nostro cuore pentito che desidera obbedire e piacere a Dio; non lo facciamo semplicemente perché siamo stati colti in fallo, con le mani nel sacco.

Quindi, a chi dobbiamo confessare? Dobbiamo confessare a Gesù o alle persone? La risposta è “Si”. La Bibbia ci insegna che dobbiamo confessare ad entrambi. L’apostolo Giovanni scrisse: “Se confessiamo a Lui i nostri peccati, Egli è fedele e giusto nel perdonarci e purificarci da ogni peccato” ( 1Giovanni 1:9, NLT). La Scrittura ci insegna chiaramente che solo Cristo può perdonare i nostri peccati e, come credenti, possiamo rivolgerci a lui in qualsiasi momento ovunque, e Lui ci perdonerà.

È altresì importante notare che il perdono ha a che fare anche con la tua relazione con Dio e non solo con la posizione di figlio. Giovanni stava scrivendo a dei credenti su come si deve comportare un credente quando pecca. In altre parola, non hai bisogno di confessare i peccati per poter essere riammesso nella famiglia di Dio – continui ad essere sempre parte della famiglia – ma confessi i tuoi peccati per recuperare la tua comunione con Dio.

Ci viene anche insegnato di confessare i nostri peccati agli altri: “Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia” (Giacomo 5:16). Giacomo afferma che la confessione è fatta “affinché siate guariti”; e non perché siate perdonati. Il perdono procede solo da Dio, ma la guarigione arriva dalla confessione resa agli altri. La confessione di cui parla Giacomo non è quella che scaturisce da un interrogatorio; è la diretta reazione di un cuore pentito che riconosce volontariamente il suo peccato. “Quando siete colpevoli, confessate immediatamente il peccato che avete commesso”( Levitico 5:5, Msg)
.
Quindi in quale contesto di chiesa dovrebbe essere espressa la confessione? La maggior parte delle confessioni non devono essere esternate durante la celebrazione settimanale. Neanche in una riunione di studio biblico, dove la priorità viene data alla Parola di Dio. Il posto veramente ideale per vivere al meglio l’indicazione espressa in Giacomo 5:16 è nei piccoli gruppi. Tale ambiente deve essere come una protezione per chi si apre e deve essere caratterizzato da un’atmosfera di amore incondizionato. Confessione e riservatezza devono andare di pari passo. Le persone devono poter fidarsi del fatto che la loro confessione non uscirà fuori dal cerchio di fiducia del piccolo gruppo. Il piccolo gruppo deve anche essere caratterizzata dalla grazia. Non si deve neanche mettere in discussione l’eventualità di escludere qualcuno dal piccolo gruppo, indipendentemente da ciò che confesserà.
Perché Dio vuole che coltiviamo la confessione reciproca? Ci sono almeno due motivi importanti ed efficaci.
Primo,una cosa è leggere semplicemente quello che Dio dice nella Bibbia sul perdono; un’altra è ascoltare e sperimentare la grazia di Dio descritta nella Bibbia attraverso la bocca dei tuoi fratelli. Quando confessiamo qualcosa e veniamo comunque accolti da questo piccolo gruppo, l’amore di Dio e il suo perdono sono ancora più concreti.
Secondo, la confessione limita il potere del “segreto”. Il principio della guarigione sta nella confessione. Avviene qualcosa di risanante e liberatorio quando attraversiamo l’esperienza di una vera e sincera confessione. Ciò permette al gruppo di esserci vicini, sostenerci e pregare per noi e per le nostre lotte.
Il fine della confessione non è il disonore, ma la grazia di Dio. Lo scopo della confessione non è l’umiliazione, ma la restaurazione.
In conclusione, cosa dobbiamo fare quando qualcuno ci confessa un suo peccato?


• Ascolta con un atteggiamento pieno di affetto.
• Non cercare di minimizzare la serietà del suo peccato.
• Non cercare di “mettere a posto le cose”.
• Mostra empatia alla persona che ti parla e soffri con lui/lei.
• Assicura alla persona il tuo amore e il perdono di Dio.
• Chiedi a lui/lei: “come possiamo aiutarti?”
• Prega per e con quella persona.
Questo argomento della confessione potrebbe sembrare qualcosa di insolito e imbarazzante; ma è, invece, un insegnamento biblico importante per la tua salute spirituale. Dio ti sta parlando proprio ora riguardo ad alcune aree nascoste della tua vita che hanno bisogno di essere confessate?


P U N T O    D A   P O N D E R A R E :
Il fine della confessione non è il disonore, ma la grazia.

V E R S E T T O   D A   M E M O R I Z Z A R E :
Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti;
la preghiera del giusto ha una grande efficacia.”
Giacomo 5:16

D O M A N D A   S U   C U I   R I F L E T T E R E :
Se Dio ti sta parlando riguardo ad alcune aree nascoste della tua vita
che hanno bisogno di essere confessate, cosa pensi di fare?

Nessun commento:

-- Visite sul sito dal 01.11.2008 --- Leggi le informazioni sull'uso dei cookies