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Insieme è meglio

Perché siamo sulla terra?

giovedì 11 aprile 2013

Giorno 11: raggiungere il mondo insieme accettando gli altri


Giorno 11

ARGOMENTO:
Siamo chiamati a raggiungere il mondo insieme



R I U S C E N D O  A D  A C C E T T A R E   G L I  A L T R I
“… Accoglietevi gli uni gli altri per la gloria di Dio. Gesù lo ha fatto, ora tocca a voi.”
Romani 15:7 (Msg)

Siamo chiamati ad accettare gli altri nello stesso modo in cui Dio accetta noi.

Gesù ci ama anche quando diamo il peggio di noi stessi. “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8); Egli ci accetta tra i suoi amati figlioli (Efesini 1:6), nonostante le nostre vite caotiche, le nostre ragioni impure e i nostri irritanti atteggiamenti. La sua capacità di accettarci non è un condono per qualsiasi peccato; essa attesta, piuttosto, che ognuno di noi è frutto dell’opera eccellente di Dio, ed è stato progettato con uno scopo ben specifico (Efesini 2:10).

Uno dei modi in cui ci amiamo è accettarsi proprio come Cristo ci accetta e questo è a gloria del Signore: “Gesù lo ha fatto, ora tocca a voi.”” (Romani 15:7, Msg).

Ma la nostra accettazione degli altri dovrebbe anche includere i non-credenti, ben consapevoli che essendo essi ancore dei peccatori, Cristo è morto per loro. “Non è il nostro compito giudicare quelli di fuori?” (1 Corinzi 5:12, LB). Questo non significa certo che dobbiamo passare sopra al peccato, eppure gran parte del nostro rifiuto di quelli di fuori è basato sulla paura e sul pregiudizio che la gente debba assomigliarci prima di potere stare con noi.

Gesù non temeva l’amicizia con i non- credenti (Luca 19:7). Guardavo oltre il peccato nelle loro vite per vedere lo scopo per cui Dio li aveva creati. Egli sapeva bene che accettare le persone non significa accettare i loro peccati. Tutti sappiamo il vecchio adagio “Ama il peccatore, non il peccato”. Uno dei migliori esempi che mostra Gesù in azione in questo senso, è l’episodio di Zaccheo, quando Gesù scopre l’odiato esattore accovacciato su un albero (Luca 19:1–10). In questo incontro possiamo trovare il dettaglio di un’accettazione realmente ispirata a Cristo:

Primo: non importa dove sei, Cristo ti verrà incontro. Siamo chiamati ad accettare i non credenti nonostante le circostanze delle loro vite. Dobbiamo guardarli come li avrebbe guardati Gesù, con gli occhi dell'amore. Gesù sa bene ogni cosa che hanno fatto, eppure li ama e li accetta, nonostante tutto. Non dovremmo fare lo stesso?

Una delle espressioni dell'amore è l’attenzione. Noi dobbiamo mostrare l’amore di Dio verso i non-credenti passando del tempo con loro. Il tempo è un regalo prezioso per chiunque perché è qualcosa che non si può sostituire con altro. Intorno a noi ci sono moltissime persone che muoiono dal desiderio di essere notate, muoiono dal desiderio che qualcuno dedichi loro un po’ di tempo. Hanno bisogno di sapere quanto sono importanti per Dio, devono sapere che Dio li ha creati con uno scopo e per un scopo.

Secondo: non importa come vi chiamino gli altri, Gesù vi conosce per nome. Mentre tutti chiamavano Zaccheo peccatore, Gesù si rivolgeva a lui per nome e stava con lui come un amico. Ed è stato proprio questo dono di amicizia a cambiare il cuore di Zaccheo. Ora Gesù vuole che noi facciamo lo stesso. Vuole che raggiungiamo gli altri con il suo stesso amore e la sua stessa accettazione. Vuole che vediamo gli altri con i suoi occhi, per condurli al suo regno con amore e amicizia genuini.

Terzo: non importa cosa abbiate combinato, Gesù non vi respingerà. Il buon comportamento non è mai stato un prerequisito per l’amicizia con Gesù. Egli ci ama e ci accetta senza prendere in alcuna considerazione cosa abbiamo fatto nella nostra vita. Cambiarci gli importa molto più che condannarci.
Se Zaccheo era anche solo un po’ simile a noi, avrà pensato di non essere abbastanza buono per potere invitare Gesù a casa sua, ma la realtà dei fatti è che Gesù lo vedeva, e vedeva ogni sua cosa. E nonostante ciò che abbiamo potuto fare, Egli ripete ancora “Tutti quelli che il Padre mi ha dato verranno da me , e Io non li rifiuterò” (Giovanni 6.37, NLT). Non soltanto Gesù ha un piano e uno scopo per le nostre vite, ma li ha anche per le vite di coloro che non credono ancora in Lui. È per questo che ci chiede di raggiungere e accogliere gli altri nella famiglia di Dio.

P U N T O  D A  P O N D E R A R E :
Dio vuole che accettiamo gli altri nello stesso modo in cui Egli accetta noi.

V E R S E TT O  D A   M E M O R I Z Z A R E :
“… Accoglietevi gli uni gli altri per la gloria di Dio. Gesù lo ha fatto, ora tocca a voi.”
Romani 15:7 (Msg)

D O M A N D E   S U  C U I  R I F L E T T E R E :
Qual è l’ultima persona che pensate possa diventare cristiana?
Come pensate che l’accettazione potrebbe diventare un ponte verso Cristo?

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