Giorno
35
ARGOMENTO:
Siamo
chiamati a servire insieme
C
O O P E R A N D O
“Lavoriamo
insieme come collaboratori che appartengono a
Dio.”
1Corinzi 3:9 (NLT)
Insieme
è meglio.
Dio
ha stabilito che collaboriamo con Lui e tra di noi per realizzare il
suo scopo, ma il senso profondo della collaborazione è che ha
bisogno di più parti. Come abbiamo imparato il giorno 15, “Siamo
tutti parte del Suo corpo e ognuno di noi ha un lavoro differente da
svolgere. E dato che siamo un unico corpo con Cristo, apparteniamo
uno all’altro, e ognuno di noi ha bisogno degli altri.” (Romani
12:5, NLT).
Abbiamo
imparato che Dio desidera che la sua comunità sia unita in unicità
di spirito, nella quale si realizzino “con
impegno totale, amandoci uno con l’altro e lavorando insieme con un
unico cuore e obiettivo” (Filippesi 2:2, NLT).
La nostra diversità è un aspetto significativo del segno di Dio nel
suo piano unitario. Siamo insieme come corpo di Cristo e ognuno di
noi è “una
parte distinta e necessaria.” (1 Corinzi 12:27, NLT).
Questo
aspetto trova la sua realizzazione ogni settimana nella chiesa di
Saddleback, quando persone dotate dei talenti più diversi si
riuniscono e collaborano alla preparazione dello spazio dove si
svolgerà la celebrazione. Alcuni si occupano delle pulizie, altri
dell'organizzazione, altri si concentrano sullo studio, altri si
dedicano all'accoglienza e tutti insieme operano armonicamente come
un corpo, per insegnare agli altri di Gesù. Si tratta di una
semplice chiesa, altre parti di quel corpo si comportano analogamente
in altre parti del mondo.
È
un paradosso della nostra fede il trovare uno scopo unico e specifico
nella vita soltanto dopo avere abbandonato ogni forma di
individualismo, per il bene degli altri. Diventiamo un cuore ed una
mente con Dio e con altri credenti (Giovanni
17:21–22);
e nella sicurezza della comunione, il nostro vero valore individuale
trova la sua espressione.
Insieme,
entriamo a far parte di un rapporto di collaborazione così estremo e
immenso nel suo impegno: siamo chiamati a dire al mondo che Dio ha
mandato Gesù (Giovanni.
17:21)
e non possiamo pensare di farlo senza l'aiuto di Dio. “Facendo
di Cristo la nostra guida, Lui che è la sorgente di tutto ciò che
facciamo. Lui ci tiene uniti uno all’altro. Il suo respiro e il suo
sangue scorrono attraverso di noi, così che possiamo crescere sani
in Dio, robusti nell’amore.” (Efesini 4:15–16, Msg).
Insieme
stiamo meglio. E questi 40 giorni di studio sono intesi per aiutarci
a percepire la connessione che si stabilisce tra di noi ed
incoraggiarci a iniziare a lavorare come una comunità di
collaboratori che dipendono l'uno dall'altro. Le persone che fanno
parte del vostro piccolo gruppo non si sono trovate insieme per caso,
è stata senza dubbio la mano di Dio che vi ha messi insieme “per
un tempo come questo” (Ester 4:14),
così che le parti necessarie di ognuno di voi imparino insieme ad
amare, vivere in amicizia, crescere, servire, occuparsi della
missione e rendere una celebrazione di adorazione insieme.
Questa
settimana nel vostro piccolo gruppo, cercate di capire i punti di
forza di ognuno di voi, affermate e confermate la “forma” di
ognuno di voi. Si tratta di un passo importante nella collaborazione
per il vostro progetto di ministero.
Nel
vostro diario di riflessione giornaliera, cercate di riflettere sul
vostro ruolo quali parti del corpo di Cristo nel vostro piccolo
gruppo e nella vostra chiesa.
Una
nota applicativa: cercate di stabilire una giornata in cui la vostra
piccolo gruppo collabori con altre piccoli gruppi nella pulizia della
chiesa. Percorrete le vostre strutture, come foste un visitatore,
intervenendo dove sia necessario.
P
U N T O D A P O N D E R A R E :
Insieme
è meglio.
V
E R S E T T O D A M E M O R I Z Z A R E :
“Lavoriamo
insieme come collaboratori che appartengono a Dio.”
1
Corinzi 3:9 (NLT)
D
O M A N D A S U C U I R I F L E T T E R E :
In
che modo i vostri talenti e le vostre abilità sono complementari
a
quelle degli altri membri del vostro piccolo gruppo?
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